Buch
«Esemplari umani»
-I personaggi nell’opera di Primo Levi-Giovanna Cordibella; Martina Mengoni (Hrsg.)
Übersicht
Verlag | : | Peter Lang Ltd. International Academic Publishers |
Buchreihe | : | Italian Modernities (Bd. 43) |
Sprache | : | Italienisch |
Erschienen | : | 28. 11. 2023 |
Seiten | : | 274 |
Einband | : | Kartoniert |
Höhe | : | 229 mm |
Breite | : | 152 mm |
Gewicht | : | 414 g |
ISBN | : | 9781800797215 |
Sprache | : | Italienisch |
Autorinformation
Giovanna Cordibella è Professoressa di Letteratura Italiana all’Università di Berna, co-direttrice dell’Istituto di Lingua e Letteratura italiana. Si occupa di Letteratura moderna e contemporanea e di Letteratura del Rinascimento. È tra l’altro autrice di Hölderlin in Italia. La ricezione letteraria (2009). Tra le sue curatele: Erich Auerbach e la tradizione europea (2017) e I retroscena della scrittura. Come lavorano le scrittrici e gli scrittori in lingua italiana della Svizzera (2022).
Martina Mengoni insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Ferrara ed è coordinatrice di un progetto ERC Starting Grant sui carteggi tedeschi e germanofoni di Primo Levi, su cui ha pubblicato svariati saggi, tra i quali Primo Levi e i tedeschi (2017) e I sommersi e i salvati di Primo Levi. Storia di un libro (2021).
Produktinformation
Fin da Se questo è un uomo e La tregua, Primo Levi dispiega di fronte al lettore una costellazione di personaggi: personaggi «pescati» dal vivo, «riprodotti con un’impressione soggettiva»; personaggi «spaccati» e «ricombinati» (non solo da tipi umani esistenti ma anche dalla tradizione letteraria). Questo volume offre una prima mappatura critica dei personaggi leviani, e mira a dare avvio a indagini sulla loro costruzione, sulla loro configurazione narrativa e linguistica, così come sul loro statuto ontologico all’interno del mondo possibile dell’universo letterario. Studiare l’opera di Levi attraverso gli «esemplari umani» che la popolano si rivela un ingresso privilegiato: illumina da una nuova prospettiva i debiti verso la tradizione romanzesca del novecento (soprattutto tedesca e anglosassone), l’uso della prima persona e le strategie di proiezione dell’io, la dialettica tra scrittura testimoniale e racconto fantastico, la componente morale in rapporto all’uso di alcune tecniche narrative, prima tra tutte lo straniamento, e infine il rapporto, sempre controverso, tra presa diretta e «arrotondamento» finzionale.